Natale è Conversione: gli auguri di Don Gino Ruperto

Superando i sentimentalismi, al di là della riduzione del Natale a semplici luminarie rischiando di celebrare una festa senza il festeggiato, in questo momento drammatico della storia a causa delle guerre (Ucraina e Medio Oriente senza escludere quelle di cui nessuno parla), il Natale ci chiede una profonda “conversione”. Convertirsi vuol dire seguire Gesù, andare con Lui sul Suo cammino. Consiste in questa decisione: che l’uomo cessi di essere il suo proprio creatore, di cercare soltanto se stesso e accetti il Vero Creatore. Diceva papa Benedetto XVI: «Questa alternativa corrisponde alla scelta fondamentale tra la morte e la Vita. Una civiltà dell’avere è una civiltà della morte. Solo una cultura dell’Amore è anche una cultura della Vita». La Conversione che il bambino di Betlemme ci chiede esige che ogni giorno, nelle piccole cose, la Verità, la Pace e l’Amore diventino più importanti del benessere individuale, del successo, del prestigio e della tranquillità della nostra vita. Il Natale, nonostante le apparenze, è una festa che “inquieta” e invita alla conversione. Che sia per tutti un vero Natale, di luce e di grazia.

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